Improvvisamente lui era lì, lui e noi, noi e lui, il fiato spezzato il respiro trattenuto gli occhi grandi, più grandi per abbracciarlo tutto, il tempo si dilata lo spazio non ha confini, il silenzio può essere assordante.

Noi, inermi a nudo, persi nella penombra dell'immagine che ci avvolge, gli sguardi che si intrecciano, i fili si riannodano e lentamente con l'innocenza dei bambini, senza timori e resistenza alcuna, sprofondiamo nella scoperta dei dettagli, soli, nell'intimo fruire di emozioni.

Trascorre il tempo ma non si avverte è difficile voltarsi distogliere lo sguardo, ogni barriera è stata infranta e tutto acquista significato, ed ogni cosa trova il suo posto, il mosaico si ricompone nel cuore e nella mente non ci sono tessere mancanti, tutto ci appartiene, umani ed universali sono dolore e sofferenza e non conosce confini ed etnia l'appartenenza a questa terra e alla sua storia.