Benefattori generosi furono le famiglie Riccardi, Pelosi e Fulgenzi che costituirono un Pio Legato con cui dotare Le Zitelle povere che si dovevano maritare. Ad esse, estratte a sorte, 11 giorno di San Lorenzo, veniva elargito im sussidio di 20 scudi, più 4 scudi per una veste di lana bianca. Le disposizioni relative a questo Legato, sono contenute nell'atto notarile redatto dal Notaio De Amicis il 25 luglio 1625.

Altro benemerito cittadino fu Lorenzo Evangelisti, che elargì considerevoli somme sia per aiutare le famiglie povere che per realizzare opere pubbliche, come la costruzione di varie casette tra cui quella destinata all'eremita-custode che era, allora, Ascenzio Biancone.

Agli inizi del 1700, Camerata contava 266 famiglie per un totale di 977 abitanti. I casati esistenti erano: ALBINI, AMICI, BRANDIMARTE,CIOLLI, CALVITTI, CANDELOTTI,CESARINI, DI CROCE, DI BARTOLOMEI, DE SANTIS, D'ANGELO, FIORAVANTI, FRACASSI, FULGINZI, FABRIZI,FERRETTI,FANTINI, FIORI, FELICI, GALERI, EVENGELISTI, DI SEDDIO, LIBERATI, LUCCHESI, LEONARDI,LAURENZI, MARIANI, MARCOCIULI, MAURIZI, MESTICI, POMPEI, PATRIZI, PICCA, PARIS, PALLOTTI, PELOSI, PICONI, PROIETTI, PETRÙCCI, PAOLINI, RICCARDI, COSTANTINI, IACOBI, TIBERI, TOZZI, SCACCIA.SERAFINI, SPIRITI, URBANI, ÙLISSE, VIRGILI, VISCHETTI, VENTRORI, VESPASIANI, VALENTINI, BALDONI.

Nella relazione della visita pastorale effettuata dal Card. Giovanni Braschi a Camerata il 4 Ottobre 1773 si trova la descizione della ubicazione del paese sulla cima rupestre, si parla della antica chiesa di Santa Croce, vicinissima al paese, nonchè della chiesetta della Madonna delle Grazie e della chiesa parrocchiale ove risiedeva l'Arciprete e che era dedicata all’Assunta. Vi erano due confraternite: una del SS.mo Sacramento con veste rossa e una di San Lorenzo, con veste bianca.

Di visite pastorali Camerata ne riceveva parecchie ed erano effettuate da illustrissimi Cardinali, quali Mons.Ronconi, Pier Francesco Galeffi, Ugo Pietro Spinola, Carlo Barberini e tanti altri eminenti prelati.