Il piccolo paese nei suoi ultimi 200 anni di vita, visse tranquillamente, sotto il vigile controllo e la protezione del Governo Pontificio. La tenuta dei libri contabili delle entrate e delle uscite, era precisa e rigorosa. Le voci che normalmente apparivano nei rendiconti annuali, erano quelle che si riferivano alla normale vita della comunità e particolarmente alle "spese fisse" come:

. Contributi feste patronali ......     scudi  15

. Canone della montagna all'Abbazia. . .  "   285

. AI Cappellano. ..................    ..."    20

. AI Maestro di Scuola con obbligo della

     Messa all'aurora. ......................  "    25

. AI Medico di scavalco. ...............  "    30

. AI Chirurgo Condotto. ................  "    60

. Ai Sindaci, per loro prorrisione. ...   "     4

. Agli sbirri per solite regalie compreso

     il letto al bargello. ............   "     6

. AI Predicatore della Quaresima. . . . .  "    12

. AI Guardiano della Montagna. ......      "     9

. All'Intendente della Mensa Abbaziale

      per regalie in caciotte. ........... "     2

Figurano inoltre, nei bilanci consuntivi, le spese più varie come quelle relative alla ripulitura dei pozzi, alle opere di consolidamento di case pericolanti, ai contributi per Luterani e Calvinisti passati alla Fede Cristiana, a sussidi per paesi provati dai terremoti e pestilenze, a spese legali per le cause relative ai confini con Cervara, Rocca di Botte e Cappadocia, allo stipendio per il moderatore dell'orologio e... tante, tante altre voci di piccole uscite che testimoniano il rigore e l'oculatezza degli Amministratori locali.

Le entrate si aggiravano sui 17.000 scudi annui, mentre le uscite spesso superavano queste.