Camerata, trovandosi proprio al confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, poteva considerarsi un sicuro rifugio sia per i ricercati del primo che per quelli del Regno.

 Per tale ragione il paese era spesso invaso da bànde di Briganti che terrorizzavano anche i borghi vicini. Sono ricordati, tra gli altri, il Brigante Fontana e il notissimo Marco Sciarra.

Questo ultimo aveva distrutto, nelle sue scorrerie, gli abitanti della Prugna e di Roccadelce ed aveva più volte assalito il castello di Cerreto.

Gli fu fatale una caduta da cavallo che lo immobilizzò per parecchi mesi: ristabilitosi, riprese il comando della Banda e ricominciò con i saccheggi ma, alla fine, il 15 marzo 1593, fu ucciso da uno della sua stessa "banda", chiamato Battistella.

Si ha notizia certa che a Camerata, nel 1709, si insediò il 'fuoruscito' Scapaleggera che taglieggiava e ricattava la popolazione.

Per snidarlo e catturarlo furono impiegate parecchie centinaia di soldati pontifici, tanto era munita ed inespugnabile la località ove sorgeva il paese.